Immersa nel parco regionale "Terra delle Gravine" questa Masseria è posizionata a sud dei luoghi dove furono ritrovati i preziosi "Ori di Taranto" e a poche centinaia di metri dalla necropoli di Accetta con i suoi famosi dolmen paleolitici. A est confina con lo spettacolo naturalistico della gravina del Triglie. La circostante zona rupestre è ricca di vegetazione naturale caratteristica, di grande bellezza, in cui s'alternano pini marittimi e macchia mediterranea – rosmarino, timo, lentisco, corbezzolo, mora, rosa campestre, fragole selvatiche, biancospino e calaprice – che creano tutt'intorno un insieme di profumi e aromi. La zona – storicamente agricola – è caratterizzata sin dall'antichità dalla coltivazione della vite, tanto che sono trovati segni anche durante gli scavi archeologici, da cui sono emersi sia vinaccioli sia anfore vinarie di produzione greca.
Prima di esistere come luogo fisico questa Masseria oggi, è un luogo della mente di un eclettico imprenditore italiano con una forte propensione all’innovazione, sensibile all’ambiente, alla cultura e alla conoscenza.
Da imprenditore del ‘sud’, ha sempre creduto nel valore della terra, ha sempre rincorso progetti ambiziosi con grande determinazione anche quando erano in pochi a crederci. Il Vigneto Giardino è nato dall’amore per la sua terra, da una costante ricerca della bellezza attraverso un atteggiamento imprenditoriale etico e rispettoso del territorio. In azienda hanno sposato dall’inizio la filosofia del biologico come segno di rispetto ed amore per una terra che gli ha dato tanto, che non li tradirà mai finchè la coccoleranno come si fa con un figlio. Per questo i loroi vini biologici hanno la tradizione stampata nei sapori e raccontano un'opera unica, fatta di Onde e sensazioni. Puntano, con la politica dei piccoli passi, a contribuire all'eccellenza del vino italiano, tracciando nuovi passi nel cammino della tradizione che sceglie di evolvere e reinventare.”
Il suo Vigneto è un’opera unica al mondo, oggetto di studi e riconoscimenti internazionali, capace di coniugare produzione, estetica e tradizione. Un armonico susseguirsi di filari di viti disposti come onde accentuate e parallele che scorrono fluide per tre chilometri, in un movimento intervallato da millecinquecento ulivi secolari disposti in ventiquattro isole su tutta la superficie del vigneto.
Il primo documento in cui compare la Masseria in cui pernotteremo è un Inventarium dei beni di Giovanni Antonio Orsini, principe di Taranto, redatto nella prima metà del 1400, in cui è segnata tra i beni dell’Abbazia italo-greca di San Vito del Pizzo di Taranto. Nel 1500 la masseria viene concessa in enfiteusi e poi venduta al nobile Giovanni Ferrandinò che la ampliò acquisendo anche le terre demaniali circostanti. Nel 1652 Giovan Vincenzo Ferrandinò la vendette per 2000 ducati al chierico tarantino Andrea D’Afflitto.
La Masseria conobbe la massima espansione territoriale e la massima floridezza nel XVIII sec., quando includeva parte delle località “Lo Sperduto” (che comprendeva terre delle Masserie Accetta, Scardino, San Giovanni) e di “Arecupo”, che i D’Afflitto avevano ottenuto in concessione nel 1699 dall’Università di Massafra in persona del Sindaco Domenico Antonio Broja, per un censo annuo di soli 6 carlini. Quest’ultima parte era stata dedotta dal demanio pubblico di Massafra. In seguito, la Masseria passò a Diego D’Afflitto, il quale dilapidò ingenti somme di denaro nel gioco, ma conobbe un periodo di ripresa e di floridezza quando passò ad Andrea D’Afflitto junior, il quale ammodernò le strutture, aggiunse nuovi fabbrichi, jazzi e un trappeto e introdusse nuove colture. Nel 1773 Andrea donò tutto il suo patrimonio a Saverio D’Ajala di Taranto, in cambio di un assegno vitalizio annuo di 1200 ducati, per ricambiare la generosità con la quale questi aveva sostenuto la famiglia nei periodi di crisi.
In seguito ad un ripensamento
La storia agricola e la vocazione vitivinicola del terreno ove sorge questa Masseria risalgono all’epoca Magno-Greca, come testimoniano decenni di indagini archeologiche svolte sui suoi terreni.
I greci sarebbero arrivati via mare, risalendo poi per un paio di chilometri sino alle sorgenti del fiume Tara. Da questa zona di acque sorgive – tutt’ora balneabili – ma all’epoca circondata da paludi, sarebbero poi risaliti per un altro paio di chilometri, raggiungendo il pianoro dove s’insediarono.
Gli scavi archeologici, iniziati sin dal 1988, hanno infatti portato alla luce in loco un insediamento magno-greco, circondato da un agger. Dal 2003 – anno in cui i terreni sono stati acquisiti da una delle società della famiglia Montanaro – la ricerca sul campo è stata sostenuta proseguendo con cadenza annuale nell’intera area circostante la masseria sotto il controllo della Soprintendenza ai Beni Archeologici della Puglia ad opera del Centro di Archeologia della VU-Università di Amsterdam.
Ci troviamo in un territorio che rapprensenta un interessante patrimonio di storia e cultura. Un viaggio attraverso usanze e tradizioni dei tempi antichi che catturerà l'interesse dei visitatori che vivranno il fascino della vita rurale dimenticata, in un contesto unico e originale.
Potrete vivere esperienze dei laboratori di cucina che offrono ricette semplici della tradizione gastronomica locale mettendo letteralmente le mani in pasta per realizzare le famose orecchiette o i prodotti da forno come il pane, le friselle, le focacce e i tarallini con degustazione finale dei prodotti preparati.
Potranno essere degustati oli e vini biologici di produzione locale ricavati dall'impegno e duro lavoro svolto in queste Masserie, nel più alto rispetto degli equilibri naturali.
Sono abbinabili a questo pacchetto escursioni che prevedono percorsi a piedi, tra alberi e piante tipiche della macchia mediterranea, in aree di rilevante interesse botanico, e complessi di grotte rupestri.
Tutti i pacchetti sono personalizzabili e sulla zona di Crispiano possiamo abbinare servizi, cene degustazioni, escursioni guidate, ovviamente tutto dipende dal loro budget e possiamo offrire nello specifico:
- Tour Guidato delle Masserie di Crispiano (3 in mezza giornata) con o senza degustazione di prodotti tipici
- Tour Guidato delle Masserie di Crispiano (5/6 giornata intera) con o senza degustazione di prodotti tipici
- Tavolata delle tradizioni da abbinare ai tour
- Laboratori di cucina (pane, friselle, orecchiette, etc)
- Tour Guidato della Valle D'Itria e Centri Sotici di Martina Franca, Locorotondo (mezza giornata)
- Tour Guidato delle ceramiche e maioliche di Grottaglie e Laterza (intera giornata)
- Tour Guidato di Alberobello (mezza giornata)
- Visita alle Grotte di Castellana
- Visita Zoo Safari di Fasano
- Visita Guidata a Matera (intera giornata)
- Mar Grande e Mar Piccolo, Isole Cheradi con barca a motore. Tour Spiagge Salentine e Avvistamento delfini (mezza o intera giornata con spaghettata a bordo)
- Escursioni in barca a vela (giornaliera) con aperitivo
- Escursioni di Pesca d'altura
- Tour in Carrozza
- Tour in Sella
- Spettacolo di Pizzica e ballerina con Cavallo, al momento solo il venerdì
- Cena in Masseria
- Pranzo della Domenica in Masseria
- Degustazioni di olio e vino
- Visita e degustazione vini (4 o 5 etichette), con tarallini, assaggini o con light lunch o dinner
- Visita e degustazione prodotti Eccellenze Casearie con Visita alla Masseria e al Parco
- Trekking Bosco delle Pianelle, Gravine di Puglia
- Ciclotour Bosco delle Pianelle, Gravine di Puglia
- Noleggio Bike
i prezzi dei servizi partono dai 15 euro a persona per una semplice degustazione di vini in su....
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